Altro che ripresa, facciamocene una ragione cari italiani: la crisi morde ancora e gli aumenti delle bollette di luce e gas sono tanto simpatici quanto una ginocchiata sui denti. Considerata la situazione già abbastanza drammatica, l’unica cosa dotata di buon senso che ci resta da fare, per evitare la sgradevole sensazione, seppur mentale, di un’altra ginocchiata dopo la lettura delle bollette, è imparare a risparmiare sui consumi.
Oggi ci occuperemo nello specifico del gas proponendovi una sintetica ma efficace guida su come tagliare i costi del gas in casa..
Il primo passo da fare, neanche a dirlo, è assicurarsi di aver scelto la tariffa del gas più conveniente che, come sapete, varia in base alle dimensioni dell’abitazione, alla città di residenza e ovviamente ai consumi. Quindi fate qualche ricerca e mettete a confronto i vari servizi, visto che di questi tempi anche 10 euro di sconto sortiscono lo stesso effetto di un’oasi nel deserto agli occhi del viaggiatore disidratato e moribondo.
Il secondo passo da compiere è mettere in pratica alcuni piccoli accorgimenti in cucina che assicureranno una notevole riduzione del consumo complessivo di gas. Nello specifico suggeriamo di
– collocare le padelle e le pentole sulle piastre delle corrette dimensioni;
– coprire sempre con il coperchio le pentole durante la cottura;
– spegnere la piastra poco prima di fine cottura in modo da sfruttare il calore residuo senza più consumare;
– alternare il forno a gas con quello elettrico o a microonde (in questo caso fate però attenzione alla bolletta della corrente).
Il terzo passo è mettere in pratica alcuni accorgimenti necessari per tenere sotto controllo i consumi dell’impianto di riscaldamento, che durante l’inverno lievitano allegramente. Basti pensare che durante la stagione fredda una famiglia media utilizza circa 2 mila m3 di gas per riscaldare la propria abitazione. In particolare suggeriamo di
– regolare il termostato a 18 gradi durante l’inverno, prestabilendo gli orari di accensione della caldaia;
– ridurre di 1°C la temperatura nelle stanze in modo tale da far scendere i costi di circa il 6%;
– abbassare la temperatura sotto i 10°C durante la notte, sia per il risparmio che per i benefici in termini di salute, o spegnere direttamente i termosifoni, sempre nelle ore notturne, a meno che fuori non faccia troppo freddo;
– usare le valvole termostatiche per diversificare le temperature dei caloriferi in base all’uso che si fa di una stanza. Ad esempio, se vostro figlio è uno studente fuori sede che rientra a casa ogni due settimane, fatevi furbi e in sua assenza spegnete il termosifone della sua camera;
– eseguire controlli periodici sulla caldaia in modo da garantirne un buon funzionamento e risparmiare fino al 15% del consumo;
– evitare di disperdere il calore lasciando porte e finestre aperte e installando, magari, finestre a doppio vetro (va bene anche l’uso delle tapparelle) o isolando sottotetti e pareti esterne con il polistirolo;
– aprire le finestre nelle ore più calde della giornata con la caldaia rigorosamente spenta.
Il quarto e ultimo passo da compiere è fare attenzione agli sprechi di acqua calda. Di conseguenza consigliamo di preferire la caldaia a gas allo scaldabagno, in quanto dà la possibilità di riscaldare l’acqua solo nel momento in cui viene consumata, e anche di preferire la doccia al bagno perché la prima permette di consumare meno acqua calda.